Un Grande Miracolo "Gesù Bambino appare in una scuola" nella comunista Ungheria davantia a una maestra atea

Padre Norbert ha raccontato una storia della quale lui stesso, con la sua grande fede, è rimasto sconcertato e conclude che chiunque potrebbe prenderlo per pazzo o esaltato se non ci fossero 32 scolaretti di una classe di Ungheria a testimoniare la verità dell’accaduto.

La maestra della scuola, atea, non vedeva di buon occhio lui che insegnava ai suoi alunni la religione e tanto meno approvava che alcuni di loro, prima di recarsi alla scuola, passassero in Chiesa a fare la Comunione.

Questi erano per lei le pecore nere e sembrava riconoscerle e maggiormente le maltrattava. In modo particolare era presa di mira Angela, una bimba di 10 anni buona e generosa con tutti che chiese al Parroco di darle la Comunione ogni mattina. Lo stesso Parroco era titubante perché temeva la reazione della maestra, ma Angela disse: “Non importa se sono maltrattata a scuola, Gesù ha certo sofferto più di me, quando gli sputarono addosso”.

Un giorno la maestra volle fare un gioco crudele con la speranza di eliminare quella che lei chiamava la fede inutile che infestava la scuola.

Coinvolse Angela in un gioco cattivo di domande e risposte:

“Che cosa fai se i tuoi genitori ti chiamano?”

“Vado”, rispose la bimba.

“E se chiamano lo spazzacamino?”

“Egli viene”.

“Ma se chiamano la nonna morta o Cappuccetto rosso o Pollicino, questi non potranno venire l’una perché non esiste più, le altre perché sono fiabe. Solo chi esiste può venire quando è chiamato! C’è qualcuno di voi che crede in Gesù Bambino?

Molte vocine risposero: “Sì, sì!”.

“Allora se veramente Gesù Bambino c’è, provate tutti in coro a chiamarlo e Lui dovrà venire”.

I bambini rimasero interdetti. Angela divenne pallidissima. Il dubbio cominciava ad insinuarsi nei loro piccoli cuori. Nessuno aveva coraggio di chiamare per la paura che veramente Gesù non apparisse, perché come voleva insinuare la malvagia insegnante, non esisteva.

Ad un tratto Angela saltò in mezzo alla classe con gli occhi scintillanti: “Sì disse, Lo vogliamo chiamare”.

In un attimo tutta la classe gridò: “Vieni, Gesù Bambino!”.

E il miracolo accadde: avvolto in una palla di luce, apparve il Bambino, vestito di bianco e portatore a tutti di una indicibile dolcezza.

Quanto durò l’apparizione?

A quel punto la maestra sembrava impazzita e gridò: “E’ venuto, è venuto!” e scappò dall’aula, sbattendo la porta.

Angela sembrò svegliarsi da un sogno ed esclamò: “E’ venuto! Quindi esiste… Ringraziamo”. Tutti si inginocchiarono commossi e pregarono.

La cosa si sparse per il paese e nei racconti di ciascun bambino non c’è assolutamente la benché minima contraddizione sull’evento. Gesù era venuto in loro aiuto.

La maestra scioccata fu ricoverata in manicomio e grida continuamente: “E’ venuto, è venuto”.

A Padre Norbert non fu concesso di andare a visitarla, ma durante la S. Messa ha assicurato di pregare per lei.

Angela, dopo la scuola, ha ripreso la sua vita in famiglia, ad aiutare la mamma.

Questa è la storia che ha raccontato Padre Norbert ad una scrittrice, dicendole con un pizzico di ironia: “Non so se lei crede alla mia storia e se sarà pubblicata”.