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Oasi della Pace“, 30 anni di presenza a Medjugorje

Mercoledì' il 1 luglio 2020 la comunità mariana „Oasi della pace“ di Medjugorje ha celebrato 30 anni di presenza a Medjugorje. (1990-2020) Abbiamo celebrato insieme S. Messa di ringraziamento al Signore e alla Madonna coi sacerdoti, con gli amici e con le comunità che sono presenti a Medjugorje.

All'origine della nostra storia stanno gli eventi della nota cittadina bosniaca di Medjugorje. Toccati dall’incontro con la Regina della pace, alcuni giovani vollero tradurre in uno stile di vita consacrata il messaggio di preghiera, di penitenza, di conversione, il messaggio di semplicità e di pace che “la Gospa” andava ripetendo nelle sue apparizioni. Maria, per così dire, “li aveva incontrati” ad un crocicchio della vita e li aveva portati all'autore della pace, Gesù vivo nella sua Chiesa. Era l’anno 1987. Le aspirazioni dei primi fratelli e delle prime sorelle furono raccolte dal sacerdote passionista p. Gianni Sgreva. Così, il 25 marzo 1987, la Comunità Mariana – Oasi della Pace divenne una realtà giuridica. La prima casa fu aperta il 18 maggio dello stesso anno a Priabona (Vicenza – Italia). Presso la diocesi di Sabina-Poggio Mirteto (Rieti – Italia) si ottenne il primo riconoscimento ecclesiastico (25 dicembre 1990), sancito in modo definitivo il 5 febbraio 1999 con l’erezione della stessa comunità ad Associazione Pubblica di fedeli in vista di divenire Istituto di Vita Consacrata.Composta da fratelli e sorelle di ogni parte del mondo, la comunità è oggi presente in Italia, Camerun e Brasile. Inserita nel contesto diocesano, ogni singola Oasi è centro di spiritualità e di cultura.

Il primo luglio del 1990 è partito per Medjugorje il primo gruppetto di fratelli e sorelle iniziando la nuova esperienza vivendo dapprima in due povere tende, poi nelle roulottes e successivamente in alcune casette di legno prefabbricate, regalate durante il periodo della guerra. Una comunità piccola, ma sempre vivace si è alternata negli anni a Medjugorje. Vivace non solo per la preghiera, per l’assidua accoglienza dei pellegrini e per l'estrema povertà vissuta con grande gioia e fedeltà, ma anche per l’inesausto lavoro di costruzione prima della cappella (1993), poi delle casette (1995) e infine, a partire dal 2003, di una nuova casa per accogliere quanti bussano alla nostra Oasi in ricerca di pace.